IUTA.

Jute - Jute - Yute.

Il nome di iuta si da alla fibra tessile ricavata dalla corteccia di varie specie di Corchorus, piante erbacee coltivate quasi esclusivamente nelle Indie Orientali, Bengala, Pakistan e nell'isola di Formosa.

Coltivazione. La regione del Bengala (India) è la zona di massima coltivazione, ove le alte temperature (35÷40°) e l'umidità atmosferica ne favoriscono la crescita.

Il terreno per la coltivazione viene preparato mediante aratura, concimazione e semina. Anche per la iuta, come per la canapa, la fittezza di semina dipende dalla coltivazione, più rada se per fibre, più densa se per semi.

La macerazione è fatta in covoni, immersi nell'acqua con applicazione di pesi, e poi aperti e battuti, sciacquati ed essiccati al sole su pali, fino al 10% d'umidità. Le fibre si legano poi in fasci di circa 20 kg per l'imballo.

Classificazione. La iuta si può classificare secondo due criteri principali: secondo i distretti ove viene coltivata o secondo gli usi a cui è destinata. Il secondo criterio, più razionale, distingue le qualità di iuta in:

Hessian-warp (per orditura), che è la più lunga (fino a m 2,5÷3,5)> lucente e resistente;

Hessian-weft (per trama), un po' più corta;

Sacking-warp (per orditura), lunga, ma più scura e più grossolana;

Sacking-weft (per trama), che non arriva a 2 metri e si usa come trama nei tessuti grossolani di iuta;

Rejections, che sono le qualità più scadenti;

Cuttings, che sono le estremità radicali.

Esiste anche una iuta di Binlipatam, che è una fibra ricavata dall'Hibiscus cannabinus, o canapa di Bombay.

Esiste anche un terzo criterio di classificazione, quello della filabilità: i. Diamonds; 2. Reds; 3. Firsts; 4. Daccas; 5. Lightnings; 6. Mangos; 7. Hearts. Le categorie 1 e 2 sono le migliori come morbidezza e colore; la 3 è quella che costituisce la massima parte della produzione, ed è contrassegnata con marchi diversi, secondo l'imballatore; la 4 è buona, ma ruvida; la 5 è di grado inferiore alla precedente; la 6 e la 7 sono qualità scadenti e comprendono la Tossa Rejection e i Cuttings.

Caratteristiche, Le fibre sono costituite da numerose singole cellule lunghe soltanto da 1 a 5 mm e della finezza di 15÷25 micron.

La sbianca delle fibre, che hanno un colore da bianco giallognolo a bruno, riesce con facilità, e cosi pure la tintura con coloranti basici.


Essendo molto lignificata, la fibra di iutaè più fragile e meno resistente di quelle del lino e della canapa. La tenacità a rottura è buona, ma risente dell'effetto dell'aria, della luce e sovratutto dell'umidità. La fibra è sensibilissima agli acidi. Vista al microscopio, la sua sezione trasversale è poligonale (a 5÷6 lati), con ampio lumen centrale, che presenta ad intervalli dei restringimenti.

Il seguente specchietto comparativo indica il carico di rottura espresso in km (ossia la lunghezza alla quale la fibra si rompe per effetto del proprio peso) della iuta rispetto ad altre fibre naturali:

Iuta km di lunghezza 34

Canapa » » 55

Cotone » » 25

Lana » » 8,5

Lino » » 52

Ramiè » » 33

La iuta del commercio è costituita dal 60÷65% di cellulosa, 20÷25% di sostanze pectiche e incrostanti, cere e ceneri in piccole quantità, 8÷12% di umidità (limite di tolleranza 13%).

Un saggio per distinguere la iuta dal lino e dalla canapa è il seguente: trattamento con acido cloridrico diluito e poi con floroglucina in alcool: la iuta da un colore rosso vivo, il lino e la canapa non danno reazione colorata, o tutt'al più danno una colorazione rosea.

Usi. Gli usi sono molteplici; si utilizza la fibra sovrattutto per fabbricarne sacchi, imballaggi, per arredamento (tessuti di fondo per tappeti, linoleum, ecc.), per cordami e simili.